La sentenza del processo a Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Lo scambio di fioretto con il vicepremier Alfano sull'Ici e il programma economico. La risposta a Grillo che evoca il default. La decisione finale sul caso Idem. Lunedì complicato per il Premier Letta, che dovrà esercitare tutte le sue arti di mediatore.
Ieri, ospite di Lucia Annunziata, Letta è apparso rassicurante. "Dovremo abituarci alle fibrillazioni," spiega, in attesa di un lunedì non proprio facile. Ci si chiede cosa accadrà oggi dopo la sentenza del processo Ruby, anche se i media esagerano come sempre. C'è poi lo scontro in punta di fioretto con il vicepremier Alfano sul programma economico e l'Iva: "Non è che io voglio aumentare l'Iva," spiega Letta, l'aumento "è già stato deciso ed è già nel bilancio dello Stato, dobbiamo trovare le risorse per eliminarlo o spostarlo. Sono fiducioso che troveremo una soluzione, però attenzione ad andare avanti a diktat". Pdl avvisato.
E ancora: "La situazione è estremamente difficile, soldi non ce ne sono. E lo sa benissimo anche Alfano, certe uscite sono incomprensibili". Ma il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, risponde a tono: "Nessuna forzatura da parte di nessuno, se non la richiesta che gli impegni di governo vengano matenuti e questa è una richiesta che noi rivolgiamo certamente al presidente Letta", e sia Brunetta che Cicchitto negano che l'aumento dell'Iva possa essere imputato a Berlusconi.
Non è finita. Domani c'è da sbrogliare anche la matassa del caso Idem, forse con delle dimissioni della ministra che sembravano archiviate. Infine Letta risponde indirettamente anche un post, stavolta terribilmente serio, di Grillo, quello sull'Italia a rischio default in pochi mesi. "Non accadrà se facciamo cose giuste", commenta il premier. Insomma, tutte la capacità di mediazione di Letta sono chiamate a raccolta in questo lunedì prima dell'estate.
Del resto è una strana alchimia quella della strana maggioranza: il Pdl racchiude varie anime e Alfano sa che per trovare una posizione dialettica dovrà concedersi periodicamente delle fughe in avanti, come per l'Imu e l'Iva, che fanno bene al Pdl anche in termini di consenso. Letta dal canto suo deve mediare, la sospensione dell'Iva come quella dell'Imu sono due soluzioni temporanee, ma al momento giusto il premier probabilmente saprà come puntare i piedi, ieri non a caso ha ricordato che il suo governo nasce sotto gli auspici di Napolitano.
Così Letta e Alfano, i due sparring partner della strana maggioranza, continuano a duellare, com'è normale che sia in un Governo "straordinario" come questo. Incrociando le dita, tra qualche ora anche questo lunedì nero sarà passato.
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