lunedì 24 giugno 2013

Francia sotto choc, due bimbi annegano in un laghetto alle porte di Parigi

Sono caduti nello stagno insieme
ad altri tre, tutti di età compresa
fra i 3 e gli 8 anni. Vivevano
in una sorta di casa-famiglia
Tragedia alle porte di Parigi: la Francia è sotto shock per il ritrovamento di due bambini morti annegati dopo essere caduti in uno stagno insieme ad altri tre coetanei. I cinque bimbi affidati ai servizi sociali, di età compresa fra i 3 e gli 8 anni, sono stati trovati in acqua a Saint Ouen l’Aumone alla periferia nord-orientale della capitale francese: due ormai senza vita, altri due in gravi condizioni e ora in ospedale mentre una sola tra loro non ha riportato conseguenze.

I cinque, tutti figli di ragazze madri di origini nordafricane, abitavano in un hotel che affitta camere a persone in stato di indigenza, una sorta di casa-famiglia, su disposizione del Conseil general della regione Val-d’Oise.
Le circostanze della tragedia sono ancora poco chiare, ma secondo le prime ricostruzioni un bambino sarebbe caduto nello stagno, forse mentre stava giocando, e gli altri piccoli sarebbero poi intervenuti per prestargli soccorso, cadendo a loro volta nel laghetto.

«Ero seduto sulla terrazza quando è arrivato un ragazzino che mi ha detto che alcuni bambini erano nel lago», ha spiegato al quotidiano Le Parisien, Edgar un uomo di 18 anni, che vive nell’hotel. L’uomo che non sa nuotare ha raccontato di essere riuscito a tirare fuori dal laghetto una bambina, aiutandosi grazie ad un ramo di un albero e di averle poi praticato il massaggio cardiaco, salvandola.
All’arrivo dei soccorsi due dei sopravvissuti erano in arresto cardiaco: subito soccorsi, sono stati trasportati in ospedale con elicottero e ambulanza.

Lo stagno è un «posto dove molti bambini vanno a giocare, vi lanciano sassi. A volte ho anche detto loro di non andare a giocare lì perché è pericoloso», ha riferito alla stampa Mickael Flour, un uomo che abita in una roulotte non lontano dal luogo della tragedia. In queste ore le madri dei bimbi, in stato di shock, vengono assistite da psicologi e assistenti sociali.

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